Valle Pesio

Valle Pesio

Parco Naturale del Marguareis

Il Parco comprende i due versanti del Marguareis (2651 m.), la cima più alta delle Alpi Liguri, con le due vallate del Pesio e dell’Alto Tanaro, ed ospita il più importante sistema carsico alpino del Piemonte. Immersa in boschi di abete bianco, faggio e larice, la Valle Pesio, per posizione geografica e clima, vanta la coesistenza di specie floristiche alpine continentali e mediterranee (1500: un quarto di quelle presenti in Italia).

La fauna ospita le tipiche specie alpine (con la reintroduzione di capriolo e cervo, e la comparsa del lupo) e alcune di origine artica (i relitti glaciali) come la lepre variabile, l’ermellino e la pernice bianca. L’avifauna conta presenze non meno importanti, come il picchio nero, il gallo forcello, il gufo reale, la civetta capogrosso, la civetta nana, l’astore, il biancone e l’aquila reale. D’inverno, il Parco diventa scenario impareggiabile per lo sci di fondo.

Nella sede di Chiusa Pesio: laboratori, aula didattica all’aperto, laboratorio territoriale di educazione ambientale, e la Collezione Fotografica Pellegrino.

Da visitare: la Certosa di Pesio.

Informazioni:

  • Sede amministrativa - Chiusa di Pesio - Via Sant'Anna, 34 - tel. 0171 734021 - Fax. 0171 735166. 
  • Sede operativa - Valle Pesio a Villaggio d'Ardua - tel. 0171 738337 
  • Sede operativa - Valle Tanaro a Carnino Inferiore Casa del Parco tel. e fax 0174 390194

Benevagienna

Riserva Naturale Augusta Bagiennorum

Tra Benevagienna e Lequio Tanaro s’innesta il vallone del torrente Mondalavia, area di valore naturalistico ai margini di quella che fu una delle principali città romane della zona, Augusta Bagiennorum. La Riserva è così un’occasione per immergersi nella natura e nella storia. Fondata da Augusto alla fine del I sec. a.C. era, con Pollentia e Alba, ai vertici di un triangolo viario essenziale per l’occupazione del territorio a partire dal II sec. a.C. e fu un importante centro per almeno tre secoli.

Da inizio ‘900 gli scavi hanno riportato alla luce resti delle torri quadrangolari, del foro, del tempio, della basilica civile, delle terme, dell’acquedotto e dell’anfiteatro.

Centro visita, area attrezzata, zona scavi a ingresso libero, sentiero archeologico autoguidato, visite guidate e laboratori.

Informazioni:

Morozzo

Riserva Naturale dell’Oasi di Crava Morozzo

Prima riserva protetta nella storia della LIPU (1973), l’oasi tutela una delle rarissime aree umide di pianura del Piemonte meridionale nata dai laghi artificiali di Crava e Morozzo realizzati nel 1928 per sfruttare i torrenti Pesio e Brobbio e divenuta zona di sosta migratoria per molti uccelli.

Capanni in superfi cie e sommersi, percorsi, proiezioni didattiche, una foresteria (15 posti) per una “immersione” totale: l’area è studiata per coniugare il rispetto dell’habitat e l’osservazione ravvicinata e lo studio delle 200 specie censite tra stanziali quali il Germano reale, l’Airone cinerino, la Folaga, il Tuffetto, e migratrici come l’Airone rosso e bianco, il Moriglione, il Mestolone e il Codone.

Da visitare nei dintorni:  il Castello di Rocca De’ Baldi - Museo Etnografico “A. Doro” (0174.587393)