Duomo di San Donato

Duomo di San Donato

La Cattedrale di San Donato è la chiesa principale di Mondovì, sede della Diocesi. Progettato da Francesco Gallo nel 1739 e portato a termine da Benedetto Alfieri e Filippo Nicolis di Robilant vent’anni dopo, il Duomo si presenta con un monumentale portale ornato di statue sulla facciata in arenaria.

La cattedrale è ricca di opere d’arte risalenti anche alle precedenti chiese destinate alla diocesi. Meritano attenzione gli affreschi interni e i quadri, le sculture, il grandioso organo, il pulpito ligneo, il coro del Capitolo e la Cappella del Suffragio, vero gioiello del barocco rococò piemontese.

L'architettura e i cicli pittorici

La pianta della cattedrale progettata dal Gallo è a croce greca, con una caratteristica cupola nella quale si inscrivono quattro croci greche cupolate. Nella navata centrale, troviamo un piccolo gioiello settecentesco, la Cappella del Suffragio. Portata a termine nel 1783 su disegno di Filippo Nicolis di Robilant, la cappella è riccamente ornata da marmi policromi, e contiene un prezioso Crocifisso in alabastro bianco, realizzato a fine settecento da Giuseppe Giudice di Torino. Le decorazioni pittoriche appartengono a Giovenale Bongiovanni di Pianfei e rappresentano la Natività della Vergine Maria.

All’interno della cattedrale sono interessanti le decorazioni pittoriche. Luigi Harthman affrescò nel catino centrale la Glorificazione di San Pio V con i Quattro Evangelisti, e dipinse i quadri sui Misteri del Rosario. Nel catino del presbiterio troviamo l’Incoronazione della Madonna e quattro profeti di Andrea Vinai.

Emilio Morgari rappresentò nell’abside la scena del Martirio di San Donato, e Francesco Gronin realizzò la Natività di Maria sopra il coro. Parteciparono alle raffigurazioni pittoriche anche i fratelli Toscano, Davide Ortoli e i fratelli Mosello.

Percorrendo la navata centrale si giunge all’altare maggiore e al presbiterio, entrambi realizzati in marmo su disegno del Gallo e sotto la direzione del Vittone. Il crocifisso centrale è opera dello scultore Antonio Roasio di Bardineto. Di fronte alla cattedra vescovile si trova il busto marmoreo di papa Pio V, vescovo di Mondovì dal 1560 al 1566.

Il coro ottocentesco proviene in parte dalla Reggia di Valcasotto, il resto è opera del Roasio, che raffigurò gli Apostoli e i Santi patroni della diocesi. Al centro del coro, la Vergine con Bambino raffigurata da Sebastiano Taricco da Cherasco